THE WYLDE MAMMOTHS – Things That Matter (Crypt)

Dopo l’ultraprimitivo » Go Baby Go « i Wylde Mammoths lasciano la caverna.

Ancora coperti di pellame pleistocenico cominciano a girare per le lande scandinave. Lasciano le clave e cominciano ad usare attrezzi di taglio fine.

Il suono deragliante, riverberato e maniacale dei primissimi dischi sembra letteralmente schiudersi verso una forma di garage folk solare.

Things That Matter e il singolo Help That Girl! hanno un’intensità del tutto diversa dall’album precedente, un’energia positiva e brillante esaltata da una registrazione che dà respiro al suono criptico di » Go Baby Go «, un rituale voodoo attorno all’immagine diabolica di Bo Diddley.

Ora che Peter ha scacciato quel fantasma e quello meno ingombrante del fratello, può dare spazio alla sua nuova ossessione per i suoni crepitanti di piccole band di beat screziato di folk, sui modelli che lui stesso espone in vetrina tra i capi di sua manifattura: gli Squires del Connecticut, i Go-Betweens di Corona, Queens, gli svizzeri Dynamites, i Big Beats dalla Virginia.

Sono queste le “cose che importano” adesso a Peter Maniette, più che il R ‘n B animale con cui ci aveva intossicato qualche anno prima, assieme all’idea fissa per le donne poco vestite con cui ha tappezzato il furgone della band.

Un suono meno selvaggio ma ancora vibrante, dolcemente intriso di malinconia e di amarezza adolescenziale.

Poi l’estinzione porterà via tutto, come la storia e l’archeologia ci insegnano, ma ogni tanto qualche scheletro riemerge dalle sabbie a farci ricordare il nostro passato, anche quello che credevamo sepolto.

                                                                                  Franco “Lys” Dimauro

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