Lemmy e Brian Robertson si parlano appena per un anno. E molto di quello che avevano da dirsi lo registrano su Another Perfect Day. Lemmy e Phil Taylor hanno appena incassato la defezione di Eddie Clarke e Robertson e trovano in Brian un sostituto dignitosissimo ma ostinato che si rifiuta di suonare i vecchi cavalli di battaglia.
Però ne scrive di nuovi e di molto belli.
Dieci sono chiusi dentro Another Perfect Day.
Dopo il parto gemellare di Ace of Spades e Iron Fist, lo stile di Robertson porta aria di novità dentro il suono quadrato della band assottigliando da un lato la parete che li separa dal classico heavy metal sound e dall’altro innestando soluzioni melodiche più nette (Shine, Dancing on Your Grave, Another Perfect Day, I Got Mine). Roba che se passasse in radio provocherebbe contestazioni, scomuniche e prediche da messa domenicale in ogni caso.
Così è meglio non siano passate e che voi non abbiate dimenticato a fare il segno della croce quando dal cielo si affaccia la testa dello Snaggletooth.
Franco “Lys” Dimauro