OUTSIDERS – Outsiders (Relax)  

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“Sono certo che un giorno la gente apprezzerà le mie canzoni più di quanto non lo abbia fatto quando avrebbe dovuto”. Così dichiarava Wally Tax in una intervista degli anni Settanta.

E quel giorno arrivò.

Tardi, ma arrivò.

Le sue canzoni verranno recuperate. Quasi tutte.

Su svariati dischi di chi, negli anni Ottanta, si professò fanatico della sua band.

Fino ad un vero e proprio, peraltro bellissimo, disco tributo intitolato Misfit pubblicato dalla Screaming Apple nel 1994.

Il loro album d’esordio esce quando hanno già vomitato una raffica di singoli uno più bello dell’altro, con una stropicciatissima canzone su un lato e una crepitante ballata sull’altro lato. Verranno raccolti, in parte, quasi contemporaneamente al loro disco di debutto su una raccolta intitolata Songbook.

Fatevi un regalo: compratela.

E magari fatevelo doppio e comprate pure questo. Registrato per metà dal vivo e per metà in studio. Ci sentirete vibrare dentro una delle più selvagge compagini di capelloni europei dei mid-Sixties. Ci sono dentro R’ n B indemoniati dominati dall’armonica (in realtà un po’ fuori tono sulle tracce live) mentre vengono letteralmente pestati dagli strumenti e altri pezzi dall’andatura più mesta, malinconica. Filthy Rich, Don’t You Cry, Won’t You Listen, If You Don’t Treat Me Right sono quattro delle cose più sporche mai prodotte durante quel decennio che di lordure ne produsse a iosa. Forse troppo cattive per poter essere amate come Wally avrebbe voluto, almeno finchè i tempi sarebbero stati maturi per riprendere quei rifiuti sparsi per le strade pulite e ordinate dell’Olanda e sparpagliarli per tutto il mondo.    

                                                                                  Franco “Lys” Dimauro

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