Dieci anni di attesa per poi registrare tutto in una giornata e mezza.
Resta il fatto che io non li conoscevo fino a ieri e che invece oggi il disco di debutto di questa band pugliese è qui a frizionarmi le orecchie e a pestarmi le ossa come anni fa fecero gli Scientists, i Gories, i Fall e i dimenticati (da voi) Playground.
La musica è dunque quella latrina che potete immaginare se questi nomi vi suonano familiari. Se non suonano in quel modo, vuol dire che vi piace il blues da pub e siete fra quelli che pretendete il bagno in camera. E quindi non è roba per voi.
Non c’è nulla di male.
Siamo fatti tutti ad immagine di Dio. Voi altri forse più di me.
Possiamo andare tranquillamente a sfidare il Diavolo, voi con sottobraccio un disco di Bonamassa e in mano uno spritz, io con quello dei Barsexuals e una bottiglia di bourbon. Voi mostrando il vostro sorriso migliore, io digrignando i denti mentre loro promettono di fare festa sulla mia tomba, in modo che la baldoria non abbia fine.
Franco “Lys” Dimauro