BOB MOULD – The Last Dog and Pony Show. (Rykodisc)  

Pensato come passo indispensabile verso quella rivoluzione personale perseguita più a livello ideologico che musicale, The Last Dog and Pony Show. è vittima del black out della buona stella sotto cui era nato. L’esigenza di sperimentazione di Bob Mould deve infatti fare i conti con la distrazione maldestra di qualche tecnico di studio che cancella senza possibilità di recupero i master originali registrando su quei nastri le piste di chitarra e voce di Mould che a quel punto diventano invece la traccia definitiva, facendo sfumare il progetto originale senza possibilità di appello.

Ma forse, è meglio così.

Perché laddove Mould prova a segare le sbarre di quella che avverte sempre più come una prigione stilistica, i risultati sono catastrofici. Fortuna che il danno è limitato ai pochi minuti di Megamanic, un “fuori contesto” incomprensibile ma perdonabile. E ci lascia la convinzione che chi ha distrutto quei nastri, alla fine, lo abbia fatto per una buona causa. Il resto dello “show” è invece Mould-style al 100%, con le chitarre che ruotano attorno ad un’idea di pop-punk semplice ma efficace. Ecco dunque Reflecting Pool, Taking Everything, Classifieds e i nidi di ovatta di Moving Trucks, Vaporub, Along the Way, New #1 ad arricchire un catalogo già stracolmo di delizie cui continuiamo a porgere le nostre non più pargolette mani.

                                                                                               Franco “Lys” Dimauro

 

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