BOBBY RAMONE – Rocket to Kingston (Guerilla Asso)

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Non si sa chi sia ne’ da dove venga, questo fratellino Ramone dalla pelle bruna.

Neppure se sia una o più persone vere.

Per quel che ne so potrebbe essere benissimo un’Alexa cui è andato in tilt il sistema operativo sovrapponendo le ricerche su Google relative ai Ramones e a Bobbe Marly.  

Comunque sia, il risultato è quello che vi suggeriscono le crasi iconografiche e grammaticali presenti sul disco: un mash-up fra l’one-two-three-four in battere dei Ramones e l’one-two in levare del Re di Kingston improbabile nella realtà ma possibile nel mondo del metaverso e dell’iperreale di cui questo disco potrebbe ben rappresentare una sorta di iconica immagine della Pop-Art aggiornata alla sua versione 2.0.   

Il risultato, per quanto bipolare, è divertente come lo sono gran parte delle operazioni simili, anche se non raggiunge le vette astronomiche dei Wugazi. Non si supera mai la soglia del futile fun-fun-fun, ovviamente. Però l’album scorre una meraviglia, come fosse un album dei Calciatori Panini con le figurine dei giocatori di Kingston e della New York City FC invertite.
Spassoso ed inutile, Rocket to Kingston devia in Giamaica il missile inviato decenni fa dai Ramones oltre la cortina di ferro e regala, nonostante tutto, la più bella cover di Redemption Song di sempre, adesso munita delle ali spectoriane che le furono negate alla nascita. Verso il sole ed oltre.    

                                                                                   Franco “Lys” Dimauro

WUGAZI – 13 Chambers (Doomtree) 

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Il mash-up album per eccellenza.

La più radicale fra le band hardcore punk e la più radicale fra le band hardcore rap.

Insieme.

Invitati a loro insaputa da Cecil Otter e Swiss Andy dentro la loro casa di 13 stanze.

I Fugazi e il Wu-Tang Clan, ignari gli uni degli altri, rotolano rime e riff mai banali. Il risultato, anche se ai confini della pirateria, è uno dei migliori dischi di crossover mai realizzati. Il migliore io abbia mai sentito dai tempi della colonna sonora di Judgment Night, che annunciava un’epoca che si è spenta prima di realizzare i capolavori che preannunciava. Quel capolavoro esce ora, sdoganando il Wu-Tang nella severa comunità hardcore e i Fugazi nell’altrettanto rigido ghetto dell’hip-hop americano. Facendoci sentire tutta la nostalgia per due band fondamentali della musica degli anni Novanta. E facendola scorrere con la freschezza che la nostalgia spesso disconosce.

Wugazi sono la realizzazione di un progetto di fusione spesso maneggiato con una superficialità che invece non meritava.

Lunga vita al Wu-Tang Clan.

Lunga vita ai Fugazi.

 

                                                                                              Franco “Lys” Dimauro

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