I Lime Spiders avevano appena pubblicato il bellissimo doppio 7” 25th Hour quando a Darryl Mather viene diagnosticata una leucemia che lo costringe ad una vita domestica in un parziale distanziamento sociale per quasi tre anni. Le uscite di casa sono limitate a qualche evento speciale, come il concerto degli Stems all’Old Melbourne Club di Perth. È quella l’occasione in cui Darryl si presenta a Dom, annunciandosi come un ormai ex Lime Spider e confessando il suo amore per il power-pop di cui ha scritto sulle pagine di Creem e Trouser Press, le stesse merendine di cui Dom va ghiotto e che distribuirà dal palco con gli Stems fino al 31 agosto del 1987, quando l’alleanza con il nuovo amico ha già cominciato ad andare oltre le chiacchiere da appassionati: il primo singolo dei Someloves verrà registrato infatti nel 1985 e pubblicato per Citadel l’anno seguente, prima ancora del tanto atteso album degli Stems. È l’inizio di un’avventura che regalerà al mondo altri tre bellissimi singoli e un album tutti pubblicati dalla Mushroom Records, la label cui Dom Mariani è ancora legato da vincoli contrattuali che vengono “ritoccati” sostituendo il vecchio nome degli Stems con quelli dei Someloves senza modificare le firme in calce. Un’avventura che è raccolta e raccontata per intero su Don’t Talk About Us: 21 canzoni che splendono come raggi di sole sulle sabbie d’oro australiano.
L’album Something or Other viene completato con l’aiuto fattivo di Mitch Easter alle chitarre e alla produzione artistica e della moglie Angie Carlson alle tastiere aggiungendo ulteriore brillantezza ad un set di canzoni permeate di arpeggi e armonie vocali ispirate a Big Star, Dwight Twilley, Raspberries, Byrds, Real Kids, Badfingers. Talmente perfette che Darryl si rifiuta ostinatamente di portarle in giro per concerti, per paura di opacizzarle. Una risolutezza che il biondo chitarrista perseguirà anche con la band successiva e che porterà alla rottura definitiva con la Mushroom e ad un insanabile conflitto con Dom Mariani che consegnerà i Someloves al ruolo di meravigliose, brillantissime meteore.
Franco “Lys” Dimauro