LITTLE RICHARD – Here‘s Little Richard / Volume 2 (Ace)

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Il rock ‘n’ roll fu densamente suscettibile di redenzioni, riscatti spirituali, espiazioni. E crisi mistiche.

I piedi ficcati nello zolfo ma le mani che bussano alle porte del Paradiso, insomma. 

Quando uscirono questi due dischi, il “piccolo” Richard Penniman aveva già avuto la sua. Era successo su un volo aereo durante il suo tour australiano con Gene Vincent ed Eddie Cochran. Il velivolo sta perdendo quota e Little Richard ci mette un attimo ad abiurare la sua causa e promettere a Dio di dedicarsi alla musica del Cielo, anziché a quella del Diavolo. L’aereo riprende quota, atterra a Sydney, Little Richard scende e butta tutta la sua chincaglieria nell’acqua torbida del porto.

Lui racconta di aver visto degli angeli rimettere in piedi il suo aeroplano. I maligni vociferano fosse la maniera più furba di sfuggire al fisco e tenersi i proventi strabilianti delle vendite dei suoi primi 45rpm.

Tornò a casa in nave. Sopra di lui, l’aereo prenotato per riportarlo a casa, piroettava giù affondando nel Pacifico.
La Specialty intanto “sfruttava” il fenomeno con l’uscita di questi due LP.

Micidiali.

Mentre le canzoni di rock ‘n’ roll abbondavano di doppi sensi, lui riempiva le sue di non-sense.

Scioglilingua volgari e inopportuni.

Come fare la conta in una stanza occupata da un’orgia.

Diceva lui che era il suo modo di pregare Dio. 

Gli occhi sempre al cielo, mentre le piante dei piedi battevano sul soffitto del Diavolo, rendendolo irrequieto. Finchè qualcuno gli avrebbe alla fine aperto la porta, esasperato. 

Piccolo, irriverente bastardo di un Richard.  

            

                                                                                  Franco “Lys” Dimauro

LittleRichardVolume2

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EDDIE COCHRAN – Eddie Cochran / Singin’ to My Baby (Hoodoo)

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Malvagio pensarlo, cinico scriverlo.

Ma Eddie Cochran e la sua tragica morte rimangono ad epiteto della filosofia rock ‘n’ roll più spiccia e, spesso, bugiarda: vivi veloce, muori giovane.

Cochran muore giovanissimo.

A diciotto anni è già nel firmamento del rock ‘n’ roll.

A ventuno è nel firmamento e basta.

Una escalation di singoli, un album, un tour che lo porta in volo in Gran Bretagna.

È un biglietto di sola andata. E lui lo sa già.

Lo sa già quando scrive Teenage Heaven, il paradiso degli adolescenti.

E se ne ricorda ancora quando butta giù Three Steps to Heaven.

Troppo, troppo veloce Eddie.

Il secondo album è già un disco “alla memoria”: mentre la Liberty lo pubblica saccheggiando tra piccolo classici come Somethin’ Else, C’mon Everybody, Sittin’ in the Balcony o Summertime Blues, qualcuno seppellisce la sua salma tra quelle di Laurel Hardy ed Errol Flynn, giù al Forest Lawn Memorial Park.

My shattered nerves have seen better days
No more girls for a week or 2
No more runnin’ ‘round with the usual crew
No more movies or stayin’ out late
My baby have to find herself another date.

Neeeervous Breeeeakdown.

Ci manchi Eddie.

 

                                                                                              Franco “Lys” Dimauro