È ormai cronaca nota quella del felice matrimonio tra la giovane manovalanza della cinematografia italiana e gli altrettanto aitanti rampolli della indie-culture nostrana e quindi non desta scalpore alcuno sapere che Paolo Virzì abbia scelto Giovanni Ferrario per sottolineare i fotogrammi del suo ultimo Caterina va in città. La musica di Micevice, con o senza l’apporto di immagini o icone di questo nuovo neorealismo bagnato di nostalgia, funziona sempre anche in formati francamente invendibili come quello di questo MCD che comprende un pezzo trainante che è un missile, il classico hit killer a cui Micevice ci hanno viziati con quella bomba H che era Power to the Guitar Sound tutta chitarre scattanti, arie sornione alla Mark Smith/Jazz Butcher, ritmica pulsante e metronomicamente implacabile. Perfetta. Quello che segue è però roba per feticisti, ovvero una versione solo strumentale della title track e due estratti dal loro secondo album Bipolars… ovvero i pezzi scelti appositamente da Virzì per le scorribande di Caterina: le sognanti e narcolettiche Kill Someone e Opium & Speed con Paolo Benvegnù alle backing vocals.
Franco “Lys” Dimauro