Il vinile più costoso dell’hip-hop italiano, anche dopo la sua ristampa di venti anni più avanti. E probabilmente anche uno dei più amati.
Erano gli anni in cui il rap, messe le sordine alle sirene dei Public Enemy, si illanguidiva sul funky, si sporcava col soul e sprofondava nel jazz. Neffa fa tesoro delle nuove tavoli delle leggi scritte da A Tribe Called Quest e dei campioni originali scovati nella discoteca della sua ragazza.
Gli anni in cui Neffa crede ancora nel sogno Sangue Misto che sarà costretto ad abbandonare davanti alle mura dell’intransigenza di Gruff, tanto che sta per “cedere” quello che sarà il suo primo successo solista a Lorenzo Jovanotti.
Fermandosi un attimo prima di firmare la liberatoria per l’uso di Aspettando il sole.
Radunando un collettivo di amici. Gente vecchia e nuova che crede nel messaggio hip-hop come a una fede, lo stesso che poi Neffa tradirà trasformandosi in cantante neo-confidenziale. Messaggeri della rima e della dopa. Giuliano Palma, Esa degli OTR, Soul Boy, Speaker Zu, Kaos e Dre Love dei Radical Stuff , Chef Ragoo, Dj Lugi, Deda, Speaker DeeMo, Gruff. E altri che non ricordo più, che la mia memoria è cedevole come la crosta molle di questo paese a forma di scarpone.
Il cordone con SxM non è del tutto reciso, come mostrano i campioni sparsi su Dopamina, In linea, La ballotta, El chico loco e le atmosfere “dopate” delle tracce conclusive, ma il debutto di Neffa evidenzia un più marcato accento sul groove e rivela una immediatezza radio-friendly (dovuta in buona parte ai campioni utilizzati ora cinematografici e incalzanti, ora sborrosi e funky come quelli dei Fun Lovin’ Criminals, ora semplicemente stesi ad asciugare sul boom chaka-boom quando si tratta di organizzare una jam vocale, ma soprattutto alle scelte vocali di canzoni come Un altro giorno, In linea o Aspettando il sole) che era stata volutamente scartata nell’intransigente progetto Sangue Misto.
Piacerà, e tanto, proprio al pubblico radiofonico. Piacerà, pure, a chi la radio dice di non ascoltarla.
Tutti, in qualche modo, si troveranno a fare i conti con Giovanni, il fu rapper Neffa.
Franco “Lys” Dimauro