Un secondo album complessivamente bello quanto il primo, quello dei Mystreated, carico di una potenza simile a quella dei Birds, seppur sviluppata in direzione freakbeat (la magnifica Flowering Seeds o la The Widow’s Son che paga il suo giusto tributo agli Stones di Paint It Black) e che tuttavia mostra qualche incertezza quando si tratta di “alleggerire il carico” e di mettere a nudo l’amore per il folk che da sempre anima la band, come nella title-track o su A Just Reflection. Quando tutti i motori si accendono invece i Mystreated mostrano una classe garage che ha pochi eguali fra i gruppi coevi, come nella Don’t Be Led che carambola giù da qualche nuvola psichedelica con le sue dieci tonnellate di fuzz, schiacciandoci come scarafaggi.
Franco “Lys” Dimauro
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