THE KWYET KINGS – Firebeat (That’s Entertainment)

L’amore di Arne Thelin per il sixties-punk è insopprimibile.

E così, dopo i forfait di Joyful Tears, Cosmic Dropouts e Lust-O-Rama, decide di provarci ancora. La band ha un potenziale enorme: il suo album di debutto stampato in contemporanea anche dalla Screaming Apple è una bomba deflagrante dove ad esplodere sono, oltre al classico garage-punk pure il maximum R ‘n B e il dutch-beat (come nelle formidabili e accesissime Gonna Make You Smile Again e In Love with You).

La sequenza di cover di Richard and The Young Lions, Sevens e dei Firebeats, Inc. (la seminale band norvegese cui Arne deve gran parte del suo amore per la musica beat-punk) dimostra grandissima adesione ai canoni originali ma sono i pezzi scritti dai Kwyet Kings, in particolare Ain’t Nobody’s Business, Need You Baby e I Say Yeah oltre a quelle citate, a fare la differenza. Un disco fulminante da cui però la band prenderà parzialmente le distanze coi dischi successivi, spostandosi verso il power-pop con risultati meno entusiasmanti e, di certo, meno urticanti.

 

                                                                     Franco “Lys” Dimauro

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