YO LA TENGO – Electr-o-pura (Matador)

Electr-o-pura esce esattamente a metà degli anni Novanta e rappresenta uno dei vertici più alti di tutto il guitar-rock del decennio, sorta di felicissima congiunzione pirotecnica fra i Velvet Underground, i Television e i Sonic Youth. Gli incantesimi shoegaze dell’album precedente sembrano svaniti e il terzetto si riappropria del linguaggio tipicamente americano dei primi dischi, ma con una consapevolezza del tutto nuova, creando una sorta di polvere magica che spesso resta sospesa, leggera, a mezz’aria, altre volte precipita pesante sul terreno come fosse limatura di piombo.

Angeli e demoni si rincorrono lungo un’ora, intrecciando piume e scaglie squamose.

Flying Lesson (Hot Chiken #1) è il primo capolavoro del disco, un’ipnosi alla Joy Division innervata da dissonanze chitarristiche sempre più nevrotiche che la trascinano nel maelström finale. Irresistibili sono invece i coretti che accompagnano il brano dedicato a Tom Courtenay e i leggeri woo-woo di diabolica memoria che aleggiano sulla delicata Paul Is DeadBlue Line Swinger è la lunga traccia conclusiva che irradia elettricità brada dai contorni via via più irregolari. Gli Yo La Tengo amano sempre più uscire dai margini, verso terre immaginifiche. Noi ci aggrappiamo al filo del loro palloncino e li seguiamo, ovunque ci portino.     

                                                                               Franco “Lys” Dimauro

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