Il terzo Heavy Trash si allontana è molto meno trash dei primi due album realizzati in coppia da Jon Spencer con Matt Verta-Ray. Senza tradire la genuina anima rock ‘n’ roll del progetto, Midnight Soul Serenade mostra uno spettro stilistico più vario e un gusto per l’arrangiamento più ricercato, con un occhio lanciato oltre la frontiera messicana, le isole hawaiiane, New Orleans e una voglia di ibridare il suono come mai prima d’ora, sperimentando con una sfilza di organi vintage (dal Vox Continental all’Hammond passando per l’Acetone e il Wurlitzer) e addirittura aggiungendo beat elettronici e piatti.
Canzoni come The Pill, Pimento, Isolation, Sweet Little Bird sono le canzoni che rivelano questo accostamento non ancora definitivo a certa exotica di marca Cramps/Tarantula, questa coloritura che però sembra più il colore di un appassimento creativo rispetto al disco precedente e alla quale io preferisco i colori meno compassionevoli di pezzi come Bedevilment o della cover di Bumble Bee. Ma io sono daltonico, del resto.
Franco “Lys” Dimauro
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