PLAYMATES – Long Sweet Dreams (What Goes On)

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Un piccolo gioiellino di power-pop realizzato in Australia a metà esatta degli anni Ottanta, Long Sweet Dreams degli svedesi Playmates è uno di quei dischetti esplosivi fatti di chitarre cristalline e armonie vocali curatissime zeppe di cori e call-and-response tra i migliori in cui possiate imbattervi.

Rob Younger li produce con ancora in testa le canzoni degli Stems che ha prodotto pochi mesi prima, probabilmente. Ma le otto canzoni dei Playmates brillano indubbiamente, nonostante i rimandi a tutti i gruppi “di serie B” (B-yrds, B-eatles, B-arracudas, B-ig Star) e di “serie C” (i C-hills, i C-ommotions di Lloyd C-ole) che possiate immaginare, di luce propria.

Wasted Years, Someone to Save, Shall We Face the Light e gli echi Plimsouls di Remember più di tutte le altre.

Nessuno in Svezia riuscirà a far meglio in questo campo.

Neppure loro. Che, resisi conto della cosa, si scioglieranno come un piccolo ghiacciaio del Mar Baltico sorpreso da un raggio di sole.

 

                                                                       Franco “Lys” Dimauro