THE PRIMEVALS – Sound Hole (New Rose)

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Usando il medesimo trucco degli svedesi Nomads, i Primevals si riservano di pubblicare sul secondo disco il pezzo che avrebbe dovuto in teoria intitolare il debutto. Eternal Hotfire è infatti usata a mo’ di intro per Sound Hole, l’album che mette a fuoco quanto lasciato intravvedere dal mini di debutto di due anni prima, triangolando Glasgow con la Los Angeles dei Gun Club e la Sydney degli Hoodoo Gurus.

Non sarà così per sempre, ma per un breve periodo lo è eccome.

Aperta al contagio della peste blues dei primi, la musica dei Primevals sembra però possedere quello stesso spirito benaugurante del gruppo australiano, generando piccoli capolavori come Elixir of Life, Praire Chain, Nutmeg City, Primeval Call, Lowdown, Dish of Fish, Saint Jack che Dio solo sa perché il pubblico abbia avuto fretta di dimenticare o si sia lasciato scappare di mano anche quando in pieni anni Ottanta cercava di afferrare qualche salmone che nuotava controcorrente nel fiume pescoso del rock ‘n’ roll.  

Squamoso di chitarre slide e pieno di sabbia color porpora, il suono dei Primevals è uno dei più pregiati tessuti scozzesi in cui possiate imbattervi. Ancora oggi.  

                                                                                              Franco “Lys” Dimauro