THE JESUS AND MARY CHAIN – Glasgow Eyes (Fuzz Club)

Per il quarantennale della loro storia i fratelli Reid si votano quasi completamente all’elettronica.

E lo fanno, sorpresa, in maniera credibile.

Spogliando il loro manichino e rivestendolo con un tessuto nuovo, nulla di più, nulla di meno.

Ma soprattutto in maniera autoironica (tanto da chiudere il disco con una Hey Lou Reid che, al netto del gioco di parole, prende in giro il loro vecchio tappeto velvetiano) e consapevole. Sono loro per primi a sapere che il loro ruolo nella storia si è esaurito nell’aprile di molti anni fa e che non avrebbe alcun senso evocare oggi i nuvoloni e le piogge di quello. Meglio dunque affidarsi ad una sorta di solleone artificiale e celebrare una qualche estate dell’amore ficcando l’ombrellone nel buco del culo di Alan Vega. Il sospetto che queste canzoni, la maggior parte di queste canzoni, non avrà una seconda stagione è legittimo ma Glasgow Eyes ci fa appoggiare l’orecchio sul petto semi-immobile dei Jesus and Mary Chain e ci fa dire che quel corpo è ancora un corpo vivo.    

 

                                                                               Franco “Lys” Dimauro

1 thoughts on “THE JESUS AND MARY CHAIN – Glasgow Eyes (Fuzz Club)

  1. Mah, penso che il tentativo di modernizzare il loro sound non sia granché riuscito, come spesso capita per altri artisti che abbiamo amato nel passato. Trovo questi repentini cambi di rotta stilistici (alla ricerca di un nuovo pubblico), peggiori delle reiterazioni di un suono, seppur datato, riconoscibile e apprezzato proprio per quello. Ho molto rispetto per i Reid, sono cresciuto con i loro album, quindi, bentornati, è comunque bello ascoltare un loro nuovo album nel 2024.

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