RICHARD HELL & THE VOIDOIDS – Destiny Street repaired (Insound)

Il cielo è stato clemente con Richard, concedendogli quanto negato ai compagni d’epoca, da Thunders a Robert Quine: il tempo.

Un privilegio sfruttato da Hell per rifare ordine nella sua vita, anche quella musicale. Così, dopo la raccolta proprio al tempo dedicata qualche anno fa, ecco Richard desideroso di fare giustizia al secondo album dei Voidoids, all’epoca vittima della sua vita da junkie e rivendicare le sue royalties al grido di “datemi i miei fottuti soldi adesso, non quando sarò morto”.

Operazioni di revisionismo storico che fanno spesso sfaceli e che pure ora lasciava presagire il peggio.

E invece no: Richard si limita a reincidere per intero le parti vocali con i medesimi sbagli d’intonazione (I Gotta Move docet) senza intaccare il missaggio originale di chitarre/basso/batteria e aggiungendo solo i “ritagli” affidati stavolta alle mani sapienti di Bill Frisell e Marc Ribot e dell’altro Voidoid Ivan Julian. In ottica di “filthy lucre” l’aggiunta di due inediti come Smitten e Funhunt solo nella versione deluxe. Ma io amo Hell vestito di pochi stracci, figurati in bordo a una full-optional.

 

                                                                                              Franco “Lys” Dimauro

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