DROOGS – Anthology (Music Maniac)  

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Sei singoli incisi tra il 1972 e il 1981 che ricordano ad un’intera nazione chi siano i Sonics, gli Shadows of Knight, i Kinks e i Mickey Finn. I Droogs di Los Angeles sono probabilmente la prima band in assoluto a recepire il messaggio lanciato da Lenny Kaye con le sue Nuggets. E sono comunque i primi a metterlo in pratica, recuperando in pieno lo spirito punk degli anni Sessanta con cover che all’epoca sono ancora di prima mano e un set di originali come Ahead of My Time, Set My Love on You e Overnight Success che fanno tremare il culo e le mura di casa ancora oggi. L’antologia pubblicata dalla Music Maniac è di quelle che ognuno dovrebbe avere in casa per ricordarsi quanto il lavoro seminale di Ric Albin, Dave Provost e Roger Clay sia stato un tassello fondamentale per la custodia dello spirito del punk dei 60’s durante il Medioevo degli anni Settanta.

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                                                                                   Franco “Lys” Dimauro

THE A-BONES – Daddy Wants a Cold Beer (Norton)

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Per festeggiare i venti anni di carriera gli A-Bones aprono il frigo e offrono da bere a papà. Due fusti pieni di luppolo spumoso, con tutto il retrogusto vintage che potete immaginare quando a spillare ci sono Billy Miller e sua moglie Miriam Linna. Che suonano sollevando schiume di Troggs, Charlie Feathers, Link Wray, Beach Boys, Flamin’ Groovies, Raiders, Sonics, Bo Diddley, Andre Williams, Trashmen, Esquerita, Sir Douglas Quintet, Kingsmen urlando e strepitando come fossero la resident-band del bowling dei Flintstones (ascoltate la We’re Gonna Get Married suonata assieme alle 5.6.7.8’s per visualizzare quanto scritto, NdLYS).

Gli A-Bones suonano illudendoci che le feste ai campus universitari siano perenni. Tanto da restarci chiusi per cinquanta anni e non essere più usciti dalla sala, flirtando praticamente con due generazioni di uomini e donne. Mentre sul palco twist, rock ‘n’ roll, R ‘n B e garage-punk si mangiano le assi.

Daddy Wants a Cold Beer mette in fila quarantasei canzonacce pubblicate su singoli, compilation, dischi-tributo e altre frattaglie. E che frattaglie, Dio Bones.

Una birra fredda qui, per favore.

Bionda.

In coppa C.

                                                                                  Franco “Lys” Dimauro